“Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine – ha sottolineato Mattarella secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale -. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”. Per il capo dello Stato “la pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”.
“Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni, ndr). Abbiamo con l’Italia valori comuni”, ha detto Zelensky a Mattarella.
“Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”, ha proseguito il presidente ucraino.
Tra gli argomenti di conversazione tra i due capi di Stato l’efficacia delle sanzioni economiche alla Russia, la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la lotta alle fake news con la necessità di azioni più efficaci a livello europeo. Si è discusso anche dei bombardamenti delle strutture civili e del rapimento dei bambini ucraini (definiti da Mattarella “una pratica straziante e ignobile”), ma anche della ricostruzione, dei crimini di guerra, e dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.
Per Mattarella “la decisione dell’Unione Europea di avviare il processo di integrazione dell’Ucraina è stata storica. L’Italia punta ora ad aiutare l’Ucraina per il raggiungimento dei parametri”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).