Per il Capo dello Stato la “doverosa indignazione e la condanna non possono certo riguardare la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere, che tanto hanno dato alla civiltà del mondo intero. Sarebbe grave e controproducente per la nostra Italia e la nostra Europa. Lacerare la cultura europea, significherebbe assecondare quella logica di aggressione”. Mattarella ha poi citato Sofia Loren e la vittoria agli Oscar con il film La ciociara, “fu la prima donna a vincere quel titolo per un film non in lingua inglese. Ricordiamo quelle sequenze che, drammaticamente, richiamano gli orrori cui oggi imprevedibilmente assistiamo”. Nel corso della cerimonia avvenuta al Palazzo del Quirinale che ha visto la presenza, tra gli altri del ministro della Cultura, Dario Franceschini, la vincitrice del David alla carriera, Giovanna Ralli, la vincitrice del David speciale 2022, Sabrina Ferilli, il Presidente Mattarella ha ricordato come i due anni drammatici della pandemia abbiano sconvolto i ritmi di vita, le abitudini, le stesse priorità della nostra comunità nazionale. “La pandemia ha fortemente condizionato tante nostre attività. Per il cinema è stato un colpo durissimo la chiusura, per lunghi periodi, delle sale e il prolungarsi delle misure di prevenzione. Ma credo che sia inesatto dire che quello della pandemia sia stato per il cinema italiano un tempo di paralisi. La crisi è stata forte, ma l’ideazione, la produzione, la realizzazione di opere è proseguita. E – ha proseguito – non è azzardato dire che il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescita. Non è la prima volta, del resto, nella storia – in quella italiana particolarmente – che si può parlare di crescita attraverso una crisi”.
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(ITALPRESS).