“Non si è trattato soltanto della rievocazione del dolore del passato, del calvario delle malattie della popolazione, dei tormenti sofferti dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici del 6 e del 9 agosto 1945 – ha proseguito Mattarella -. L’impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari ha sempre espresso un accorato appello per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. Mai più!”.
Per il capo dello Stato la “tragedia atomica” ha lasciato “cicatrici indelebili” sulle popolazioni colpite e sulla “coscienza collettiva del mondo”.
“Oggi l’architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante – ha sottolineato il presidente -. Sono in gioco i destini dell’umanità, trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti. Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l’esistenza di armamenti atomici di cui di cui si sottolinea la portata cosiddetta ‘limitatà e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell’ambito di guerre che si pretenderebbero locali”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).