“Dobbiamo aspettarci un pò di cambi, vediamo dopo l’allenamento come sta chi ha giocato l’ultima e chi ha fatto due gare di fila. Se riuscissi a non stravolgere tutto sarebbe meglio ma per esempio Cristante ha giocato due partite in quattro giorni e ce n’è un’altra martedì. Parlerò con i ragazzi e poi decideremo”, aggiunge il ct azzurro. Se Cristante venisse lasciato fuori, al suo posto uno fra Esposito e Locatelli (“non abbiamo tante scelte in quel ruolo”) mentre in attacco “Scamacca dovrebbe essere il centravanti”.
I risultati del rinnovamento che Mancini sta portando avanti sono sotto gli occhi di tutti ma il ct chiede “calma e tempo. Sono state fatte due buone partite con ragazzi che non avevamo mai giocato insieme ma ci vuole tempo per diventare una squadra. La strada è ancora lunga, noi speriamo lo sia il meno possibile, ma non sarà tutto così semplice”. Il “Mancio”, inoltre, non ha alcuna intenzione di mettere da parte i protagonisti della scorsa estate. “Le vittorie dell’Italia a Wembley rimangono storiche, la nostra è stata in finale dell’Europeo dopo 50 anni. Bisogna avere grande rispetto per quella squadra, ha vinto il titolo continentale con merito e per tre anni e mezzo non ha mai perso, giocando un grande calcio. Ha fatto una cosa che resterà nella storia, impossibile da cancellare. Poi molti di quei ragazzi sono ancora giovani, sono a casa per recuperare dopo due anni veramente faticosi e questo ci dà la possibilità di provare altri giovani e se facciamo un bel mix si può trovare una grande Nazionale”. Anche per questo, a detta del ct, non ci può essere spazio per il rimpianto di non aver anticipato il ricambio. “Abbiamo vinto l’Europeo e dopo un mese e mezzo abbiamo ricominciato a giocare: era impossibile cambiare la squadra. Quella era anche la squadra che aveva anche cominciato le qualificazioni mondiali e a parte Chiellini e Bonucci erano ragazzi sotto i 30 anni. Non c’è stato il tempo per cambiare e non c’era neanche una logica”.
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(ITALPRESS).