“La guerra in Ucraina ha messo in discussione uno dei principi fondamentali dell’Occidente: il valore delle nazioni e del rispetto del diritto internazionale”. Perciò, serve “un’Europa popolare a fianco dell’Ucraina, che non entra in guerra nel senso che non manda uomini e armi per attaccare la Russia e che cerca l’idea della diplomazia”.
Secondo Lupi, un’altra delle principali sfide attuali per l’Unione Europa è il calo demografico. “Se andiamo avanti così nel 2050 l’Italia avrà solo 51 milioni di abitanti e l’Europa raddoppierà la popolazione sopra gli 80 anni – ha sottolineato – . Questo vuol dire che tutti insieme dovremmo spendere di più per salute e welfare. Sono soldi da mettere in campo che valgono come gli investimenti e quindi devono essere fuori dal Patto di Stabilità”. Sulle politiche per la natalità, anche l’Italia deve “avere il coraggio di concentrare le risorse e non di disperderle. Lo dico perchè anche noi” del centrodestra “non è che abbiamo fatto tutto bene. In questi 30 anni abbiamo anche governato e siamo stati all’opposizione. La politica dei bonus non va da nessuna parte. Nessuno mette al mondo più figli se non è sicuro che, per esempio, il bonus asilo nido durerà più di un anno. E credo che per il centrodestra questa sia una sfida. Non è una battaglia ideologica, qui c’è il futuro”.
Il leader di Noi Moderati ha poi precisato che il centrodestra al governo vuole “ammodernare le istituzioni”, per questo è assolutamente necessario “andare avanti con il premierato”. “E’ una sfida nuova, bisogna percorrerla. Così come la a riforma della giustizia” perchè “così com’è non funziona. Io dico alla sinistra: invece di criticare, collaborate per il cambiamento”, ha concluso.
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