Tra il Viminale e i rappresentanti dei giornalisti è stato condiviso – anche alla luce di un incremento del 19% degli episodi censiti al 31 luglio 2021 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente – l’esigenza di definire nuovi strumenti operativi per rendere più efficace la prevenzione di un fenomeno che desta grande preoccupazione anche per le dimensioni che sta assumendo sulla rete (nel 2021 più di una intimidazione su due è vvenuta sul Web). “L’obiettivo comune – ha sottolineato il ministro dell’Interno – è anche quello di individuare specifiche misure finalizzate a rafforzare la tutela dagli attacchi mossi sulla rete non solo nei confronti dei giornalisti ma di tutte le categorie più esposte a episodi di odio in questa delicata fase storica caratterizzata dalla pandemia”.
(ITALPRESS).