Già in avvio di gara i viola partono con la volontà di fare la partita ma faticando molto in fase di costruzione e così le conclusioni a cui deve opporsi Sportiello sono spesso figlie di giocate dei singoli. Un esempio è il destro di Cabral al 16′, o la spizzata di Nico Gonzalez al 24′, su cui il portiere atalantino compie un mezzo miracolo. E’ Hojlund il pericolo pubblico numero uno per gli uomini di Italiano ma sul vantaggio dell’Atalanta ad azzeccare la giocata è Maehle, che sfrutta un assist di Koopmainers e un rimpallo per battere Terracciano. A inizio ripresa Italiano inserisce subito Brekalo per Ikonè ed i viola pareggiano al 55′ quando l’arbitro Guida sanziona un fallo di mano in area di Toloi con un rigore che Cabral trasforma. La partita di Brekalo dura però 15 minuti, col croato messo ko dalle vertigini dopo un duro colpo ricevuto da Toloi. I padroni di casa sono anche sfortunati visto che al 73′ un calcio di punizione dell’appena entrato Biraghi centra il palo a Sportiello battuto. Gasperini, nel frattempo, toglie prima Hojlund, poi Scalvini e Zapata, tutti a tre non al meglio, e decide di chiudersi e ripartire. La spinta propulsiva dei viola scema col passare dei minuti e così gli ospiti fanno meno fatica a gestire la partita. Nel finale un’unica vera chance è per la Fiorentina con Bonaventura, ma il suo colpo di testa trova ancora la risposta di un reattivo Sportiello che consente all’Atalanta di portare a casa almeno un punto.
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(ITALPRESS).