“Tali azioni dell’Unione europea – prosegue il documento – non lasciano dubbi sul fatto che il loro vero obiettivo sia frenare ad ogni costo lo sviluppo del nostro paese. Per imporre il loro concetto unilaterale di un ‘ordine mondiale basato su regolè che mina il diritto internazionale. Lanciare una sfida aperta all’indipendenza della politica estera e interna russa; questo viene fatto apertamente e deliberatamente. E, naturalmente, con la conoscenza e l’incoraggiamento degli Stati Uniti, che non nascondono il loro interesse a trasformare l’Europa in un’arena di acuto confronto geopolitico”. Ecco quindi che Mosca ha annunciato il divieto “in risposta delle misure restrittive del Consiglio dell’UE nei confronti di sei cittadini russi” di vietare l’ingresso “nel territorio della Russia ai seguenti cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea e i rappresentanti delle strutture ufficiali dell’Unione Europea: Ivars Abolins, presidente del Consiglio nazionale della Repubblica di Lettonia per i media elettronici, Maris Baltins, direttrice del Centro linguistico statale della Repubblica di Lettonia, Jacques Maire, membro della delegazione francese all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Jorg Raupach, capo della procura di Berlino nella Repubblica federale di Germania, David Maria Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, Asa Scott, capo del laboratorio chimico, biologico, radiazioni e sicurezza nucleare dell’Istituto di ricerca sulla difesa totale del Regno di Svezia, Ilmar Tomusk, capo del dipartimento linguistico della Repubblica di Estonia, Vera Jourova, vice Presidente della Commissione Europea per i Valori e la Trasparenza”.
(ITALPRESS).