Tra i principali argomenti trattati la patologia valvolare aortica, gli aneurismi aortici, l’insufficienza cardiaca e il trattamento delle cardiomiopatie nei pazienti adulti: il corso, inoltre, permette agli oltre 200 partecipanti tra Italia e Stati Uniti (cardiologi, cardiochirurghi, specialisti in imaging cardiovascolare, anestesisti, ricercatori cardiovascolari, bioingegneri e altre figure sanitarie coinvolte) non solo di trascorrere tre giornate con professionisti internazionali nel campo delle malattie cardiovascolari ma anche di poter intraprendere con loro un confronto diretto e uno scambio di informazioni e opinioni.
Nel dibattito, in cui si alternano 30 esponenti della cardiologia nazionale e internazionale come relatori, grande spazio alla cardiochirurgia mini-invasiva, considerata oggi una delle frontiere delle chirurgia in tutto il mondo. Il suo utilizzo, infatti, consente di approcciare pazienti sempre più complessi riducendo i tempi di durata dell’intervento e di ospedalizzazione del paziente. Nel corso del webinar evidenziati i progressi in campo chirurgico, l’outcome dei pazienti sottoposti a tecniche mini-invasive e le nuove sfide.
“L’evoluzione tecnologica sta rivoluzionando il trattamento delle malattie cardiovascolari – dice all’Italpress Michele Pilato, direttore Dipartimento cardiotoracico di Ismett -. Abbiamo la possibilità di evitare il taglio chirurgico tradizionale e trattare in alcuni sottogruppi di pazienti le patologie del cuore con un semplice catetere che viene posizionato all’interno del sistema vasale attraverso le arterie o le vene dell’inguine. E’ un momento di grossa innovazione che coinvolge non solo l’aspetto procedurale e interventistico, ma anche l’aspetto di imaging diagnostico”. “Le tecnologie che abbiamo a disposizione per fare la diagnosi della malattia sono molto avanzate e in grado di darci dei dettagli molto peculiari e precisi sul tipo di patologia in modo da metterci in condizione poi di prendere la migliore decisione sulla strategia da adottare sul paziente”, aggiunge Pilato.
Nell’Istituto palermitano esperti a confronto anche sulle tecniche di cardiologia interventistica, ambito in cui l’innovazione tecnologica ha portato a una vera e propria rivoluzione e a un conseguente cambio dell’approccio diagnostico. Nel dibattito anche focus specifici sulla patologia valvolare aortica e il trattamento della stenosi aortica fino all’utilizzo di procedure innovative e ormai consolidate come la TAVI e il loro uso.
Francesco Clemenza, cardiologo Ismett e tra gli organizzatori, sottolinea all’Italpress come il meeting abbia l’obiettivo di “affrontare i temi di cui si occupa l’Ismett in collaborazione con l’Università di Pittsbourgh sia in ambito cardiochirurgico, e in particolare per le patologie della valvola aortica, e per quanto riguarda l’insufficienza cardiaca. Questo significa affrontare una serie di argomenti che hanno a che fare con procedure cardiochirurgiche estremamente avanzate. La tendenza oggi è affrontarle riducendo l’invasività”.
“Tutto ciò – conclude Clemenza – richiede una grossa esperienza, una grossa casistica e concettualmente di cambiare l’approccio convenzionale a queste procedure. Se parliamo di insufficienza cardiaca, significa affrontare gli avanzamenti in termini di terapia farmacologica e di device, in sostanza il campo delle assistenze meccaniche ventricolari e del trapianto cardiaco”.
(ITALPRESS).