La Fiorentina indirizza la partita già nei primi dieci minuti segnando due volte, prima con Nico Gonzalez – rigore per fallo subito dallo stesso argentino dopo neanche due giri di lancette – e poi con Bonaventura: incursione in area e sinistro chirurgico dell’ex rossonero. La Roma di fatto inizia la partita così come aveva fatto a Napoli quasi un mese fa, ovvero timorosa, impaurita e rinunciataria, solo che questa volta è tramortita in maniera doppia e ci mette un pò a sbloccarsi. Il 3-5-2 pensato da Mourinho è prevedibile e ben letto dai gigliati che dominano a centrocampo, tanto che Sergio Olivera viene sostituito già all’intervallo da Zaniolo. I padroni di casa non sfruttano un paio di chance per il tris, vanno di nuovo in gol con Bonaventura ma l’arbitro annulla per un precedente fuorigioco di Nico Gonzalez che aveva iniziato l’azione. La partita è a tratti nervosa, spigolosa, l’arbitro Guida fatica a controllarla e gestirla (anche sul rigore concesso ai viola si è dovuto affidare al Var) mentre l’unico vero tiro della Roma dalle parti di Terracciano nel primo tempo è una punizione di capitan Pellegrini che trova il portiere viola molto reattivo. Mourinho cambia la sua squadra rendendola sempre più offensiva col passare dei minuti, inserendo anche El Shaarawy a metà ripresa, e passando ad un 3-4-3 a trazione anteriore. La partita però non cambia canovaccio, Roma dominata a centrocampo – tanto che viene sostituito alla fine anche Pellegrini – e viola che si fermano sul 2-0 solo per la serata no di Cabral, incapace di capitalizzare il gioco dei compagni di squadra. Prima del triplice fischio il ‘Franchì applaude l’ingresso in campo di Spinazzola, al rientro dall’infortunio agli scorsi Europei, ma soprattutto i propri beniamini, esausti ma tornati vincenti.
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(ITALPRESS).