“Per dieta si intende normalmente come finalizzata a calare di peso, l’alimentazione corretta è un’altra cosa”, ha affermato Cipolla. “La dieta mediterranea – ha proseguito – ha 25 anni. E’ ovvio che in questi ultimi anni dal punto di vista scientifico qualcosa sia cambiato. Il problema è che dal punto di vista sociologico è diventata per certi versi superata per quanto riguarda le abitudini. Quanti bambini prendono per cinque volte al giorno verdura e frutta? Impossibile. E poi si è scoperto che il vero problema è l’indice glicemico”.
Quindi, secondo Cipolla, il problema è “quando assumi qualcosa che incrementa tanto e rapidamente la glicemia”.
“E’ importante – ha spiegato – che le persone capiscano che, per esempio, il formaggio si assorbe in due ore e mezza, mentre il latte in meno di dieci minuti. Dimentichiamo 25 anni di lettura nella quale era importante vedere che cosa un cibo conteneva. Ciò che è importante – ha continuato – è capire in quanto tempo viene assorbito quello che il cibo contiene. E’ fondamentale perchè l’indice glicemico è 100 per lo zucchero, 65 per il riso, 50 per la frutta e 40 per la pasta”.
C’è chi preferisce i legumi. “L’uomo, storicamente – ha evidenziato Cipolla -, non è fatto per mangiare legumi. Il 95% delle intolleranze alimentari è dovuto ai legumi. E’ vero che le proteine animali possono essere sostituite da quelle vegetali ma dal punto di vista pratico è impossibile”.
Per quanto riguarda la carne, “la sua presunta cancerogenicità – ha detto – è dovuta alla cottura: è il barbecue che non va bene”.
E le uova? “Bisogna assumerne almeno sei-otto a settimana. Oggi solo con le uova – ha aggiunto – possiamo assumere i metalli (ferro, rame, quarzo, zinco e manganese) che sostengono la catena respiratoria cellulare”.
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