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Kerry Kennedy “Americani, tornate a visitare l’Italia”
11 Lug 2021 11:42

ROMA (ITALPRESS) – “Cari Mariah, Michaela, Cara, familiari e amici, tornate in Italia! So che siamo tutti stanchi del Covid, e ansiosi di tirare fuori i nostri passaporti. Se siete vaccinati, l’Italia è un posto di gran lunga più sicuro delle metropolitane o di tanti stati americani”. Lo scrive in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera Kerry Kennedy, figlia del Senatore Robert Francis Kennedy, presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights e presidente onorario della organizzazione italiana Robert F. Kennedy Foundation of Europe con sede a Firenze. “Prendete in considerazione l’idea di salire su uno dei tanti voli ‘Covid freè (dove può salire solo chi è stato vaccinato ed esibisce un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza e all’arrivo in Italia si viene sottoposti a un tampone rapido in modo da evitare la quarantena cautelativa). La cosa più bella dell’Italia sono gli italiani. Abbiamo molto da imparare da loro su come far convivere la dedizione al lavoro con la cura della famiglia e il tempo libero”. “Preparatevi ad essere invitati a pranzo, a cena, per un fine settimana, a un tour dei loro luoghi preferiti, a un matrimonio di famiglia e molto altro: estendere gli inviti per gli italiani è uno sport nazionale e nessuno rimane escluso”, continua Kerry Kennedy in un lungo excursus delle bellezze e delle tipicità del Belpaese. “Andate a visitarla – conclude Kerry Kennedy – L’Italia ha regalato al mondo il barometro, il violoncello, i coriandoli, il casinò, gli occhiali, l’elicottero, la jacuzzi, i jeans, il microscopio, Maria Montessori, le Moon Boot, i giornali, la Nutella, il paracadute, il pianoforte, la radio, i tacchi a spillo, la borsa, il telefono, la macchina da scrivere, la viola e la zampogna, per citarne alcuni…. Il più grande dono per l’America sono i quasi 18 milioni di americani di origini italiane. E’ tempo di tornare in questo paese magico, e mostrare il nostro amore e la generosità al luogo che ci ha dato così tanto”.

(ITALPRESS).


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