Con l’occasione Intesa Sanpaolo si è dotata di una nuova unità organizzativa dedicata al sociale: “Intesa Sanpaolo per il sociale”, avrà sede proprio a Brescia. “Noi siamo convinti che sia nostro dovere contribuire a ridurre le disuguaglianze, contrastare la povertà, intervenire per aiutare i giovani a costruire il futuro, assicurare la cura degli anziani e lavorare assieme al terzo settore”, così Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.
E la prima comunità che sta a cuore alla Banca è la propria, ha sottolineato Messina che ha annunciato, rispetto ai dipendenti di Intesa Sanpaolo, la decisione di erogare entro le fine di quest’anno un’anticipazione degli incrementi retributivi procedendo anche al ripristino della base piena di calcolo del TFR e poi ha promesso sempre ai dipendenti che nessuno perderà il posto di lavoro a causa dell’arrivo delle nuove tecnologie, “almeno fino a quando io sarò Ad e vorrei rimanerci per molto tempo”.
“L’inflazione è ingiusta – ha detto ancora Messina riferendosi a chi in Italia sta avvertendo di più l’aumento del costo della vita – porta disagio a chi ha meno disponibilità e chi è privilegiato, resta privilegiato. L’inflazione porta chi ha stipendi fra i 1000 e i 2000 euro a perdere la serenità”.
Ma la visione di Intesa Sanpaolo è positiva e nonostante il contesto di incertezza, Messina ha specificato: “Noi viviamo in un Paese forte, l’Italia ha elementi di forza indiscutibili, ha un potenziale rilevante nelle imprese e ha un mondo delle famiglie e del risparmio che non ha eguali in Europa”.
L’evento bresciano è stato animato da diverse tavole rotonde con interventi di esponenti delle istituzioni italiane ed europee, di organizzazioni no profit, di imprenditori. Le tematiche affrontate sono andate dall’occupazione giovanile alle questioni demografiche, dalla riduzione delle disuguaglianze al contributo del terzo settore e del no profit alla crescita del Paese. A raccontare il panorama del no profit con i dati è stato Giorgio De Rita, segretario generale Censis: “Un mondo diversificato che conta 4 milioni e mezzo di volontari. Il no profit è ricco di colori, con 360mila enti. Il Paese è in difficoltà ma è ricco, coesione sociale significa riuscire a fare insieme qualcosa che da soli non riusciremmo a fare”.
In occasione di “Nessuno escluso”, Papa Francesco ha inviato un messaggio al “fratello” Carlo Messina: “Auspico – ha scritto il Santo Padre – che le vostre discussioni contribuiscano concretamente a disegnare un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell’economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale. Vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto”.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).