“Ho scelto di incontrare i romani nei luoghi più difficili. I cittadini vogliono più politica sul territorio ma anche una città più coesa. Abbiamo un programma ampio e articolato che unisce concretezza delle proposte e visione ambiziosa, all’altezza di una grande capitale – ha affermato -. Quello dei rifiuti è in cima alla lista dei problemi di Roma, un danno di salute e immagine. Abbiamo un piano che va dalla pulizia straordinaria della città a un nuovo meccanismo di raccolta che privilegi la differenziata porta a porta e un trattamento che trasformi i rifiuti da costo in risorsa. Poi vogliamo rendere Roma la città dei 15 minuti con servizi di prossimità per rendere più vivibili e partecipati i singoli quartieri, anche da un punto di vista umano. Roma poi – ha continuato il candidato sindaco – deve tornare al tavolo delle grandi città, esercitare un ruolo internazionale e prendere le migliori pratiche. Con la pandemia abbiamo capito che serve solidarietà, l’importanza della scienza e di politiche economiche diverse da quelle dell’austerity. Le risposte al cambiamento climatico, all’invecchiamento della popolazione sono quelle dello sviluppo sostenibile, della transizione energetica, conciliare innovazione tecnologica e inclusione sociale, ridurre le diseguaglianze, lavoro di qualità. Temi di un moderno fronte progressista di centrosinistra riformista democratico che offre soluzioni adatte ai problemi di oggi rispetto al populismo nazionalista. A Roma vogliamo realizzare comunità energetiche – ha sottolineato Gualtieri tornando sui punti del programma – per aiutare i condomini a produrre energia per essere autosufficienti. Le città devono fare la loro parte su questo e altri temi, dalla messa a terra delle risorse del Pnrr all’impegno per far sì che questa ripresa non sia solo un rimbalzo ma crei lavoro, in particolare per giovani e donne”.
(ITALPRESS).