Lo stanziamento, che si inserisce nelle politiche ambientali di BEI ed è coerente con il “Green New Deal” della Regione Lombardia, servirà a sostenere un piano di investimenti di 200 milioni di euro mirato a migliorare la copertura, la qualità e la resilienza dei servizi idrici del territorio servito da Gruppo CAP, a beneficio di cittadini e ambiente. I 200 milioni saranno, infatti, destinati a realizzare 44 progetti con l’obiettivo di minimizzare le perdite sugli oltre 6.400 km della rete idrica, migliorare la qualità dell’acqua erogata e depurata, potenziare ed efficientare gli oltre 6.600 km della rete fognaria, realizzare progetti di economia circolare e ridurre drasticamente la dipendenza energetica e le emissioni climalteranti.
“Grazie a questo ‘Green Loan’, il Gruppo CAP migliorerà la qualità dell’acqua erogata e depurata e potenzierà la rete fognaria a beneficio di oltre due milioni di cittadini lombardi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’azione climatica e alla cura dell’ambiente”, ha affermato Gelsomina Vigliotti, vice presidente di BEI, tra i maggiori finanziatori del settore idrico a livello mondiale, con più di 1.600 progetti e quasi 79 miliardi di euro di finanziamenti erogati. Nel 2021 la “Banca del clima dell’UE”, così come è definita BEI, ha inoltre finanziato progetti idrici per circa 1,63 miliardi di euro, contribuendo a fornire un migliore accesso all’acqua potabile per circa 10 milioni di persone.
Soddisfazione è espressa anche da Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP: “Siamo molto lieti per il sostegno di BEI ai progetti che intendiamo realizzare nei prossimi anni – ha affermato -. Questo finanziamento ci consentirà di perseguire con ancora maggiore impegno e decisione gli obiettivi identificati nel nostro piano di sostenibilità, secondo tre ambiti d’azione principali per rispondere alle principali sfide di sostenibilità di oggi e del prossimo futuro: l’economia circolare, per recuperare materiali ed energia dai rifiuti, ridurre le emissioni e l’utilizzo di energia da fonti non rinnovabili; la protezione della risorsa idrica riducendo le inefficienze e migliorando la qualità dell’acqua erogata, e il miglioramento della resilienza del territorio che serviamo”.
Complessivamente il piano di investimenti finanziato da BEI prevede la realizzazione di 20 opere nell’ambito dell’acquedotto, 14 nell’ambito della rete fognaria, 9 in ambito depurazione e 1 per altre attività idriche. Interventi essenziali per gestire le acque meteoriche e aumentare la resilienza del sistema a fronte dei cambiamenti climatici, ottimizzare il processo per la riduzione dei consumi energetici e dei fanghi di depurazione, e proseguire sul fronte del recupero di energia dagli scarti con progetti come la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, il nuovo impianto che combina termovalorizzatore e depuratore e che rappresenta il primo esempio in Italia di simbiosi industriale a zero emissioni di CO2. Gli interventi saranno valutati in linea con gli accordi di Parigi e con gli obiettivi a basse emissioni di carbonio della Climate Bank Roadmap della BEI.
(ITALPRESS).