Sul fatto che sul Covid si possa rompere l’asse FI-Lega, Gelmini dice: “ma no, non si rompe niente e nessuno ha perso. La Lega ha sostenuto la ragionevolezza delle richieste delle regioni, che in buona parte sono state accolte. E’ un buon punto di mediazione anche quello raggiunto sui parametri. Non possiamo sottovalutare che senza questo decreto ci saremmo trovati con regioni di nuovo in giallo già da lunedì prossimo. E questo sì, in piena stagione turistica, sarebbe stato un problema enorme”.
Poi, spiega che “le regioni chiedevano una percentuale più alta, i tecnici più bassa. Si è trovata una mediazione equilibrata. E l’estensione del green pass, come avevano richiesto le regioni, entrerà in vigore solo fra quindici giorni”. A chi tra i governatori, come Toti in Liguria che vuole il lockdown per chi non si vaccina, il ministro dice: “Escludo il fai da te regionale. Incontrerò anche il presidente Toti, il quale ha espresso un concetto sensato. La libertà di ognuno di noi finisce dove iniziano i pericoli per la salute degli altri”.
Il ministro concorda sul green pass per entrare alla Camera come chiesto tra gli altri dal capogruppo Iv Boschi: “Sul principio sono assolutamente d’accordo e mi fa piacere che i capigruppo di Forza Italia Occhiuto e Bernini abbiano chiesto ai propri deputati e senatori di dotarsi di green pass”. Infine, sull’obbligo a vaccinarsi per gli insegnanti, osserva: “Spero che tutto il personale scolastico avverta il richiamo della responsabilità e questo non renda necessario l’obbligo di vaccinazione. C’è ancora un pò di tempo, possiamo e dobbiamo convincerli”.
(ITALPRESS).