“Le contraddizioni di questo governo e di questa maggioranza sono esplose e non potevano non venire alla luce: se accontenti il Pd non puoi accontentare la Lega. Se accontenti Forza Italia non puoi accontentare Liberi e Uguali. E quindi era inevitabile che queste contraddizioni esplodessero, e sono esplose”, aggiunge.
“Non so che cosa avesse in mente Draghi o quale fosse il suo destino – prosegue Ciriani – la sensazione è che Draghi abbia voluto dire “Prendere o lasciare” al Parlamento. Era inevitabile che il centrodestra si fosse un pò risentito delle sue parole perchè il suo è stato un intervento molto orientato ad accarezzare il Pd, e contro Lega, Cinque stelle e Forza Italia. Mi aspettavo che Draghi dicesse qualcosa anche nei confronti del Pd perchè vorrei ricordare che le battaglie ideologiche che il Pd ha portato avanti in Parlamento erano orientate più che altro a irritare il centrodestra. Su questo è stato zitto. Alla fine penso che un governo debba confrontarsi con la politica, che ha le sue regole”.
Per il senatore “il centrodestra ha la sua unità, l’ha ritrovata, non nascondo che ci sono stati dei problemi nel recente passato, penso alle Comunali, oppure al fatto che nella stessa maggioranza di governo ci fossero due partiti al governo e noi all’opposizione, questo ci creava qualche difficoltà. Però il centrodestra è maggioranza nel Paese e sono convintissimo che gli italiani esprimeranno un governo di centrodestra”.
Commendando i sondaggi che danno FdI in crescita, Ciriani ritiene che “la coerenza sia stata per noi il nostro valore costitutivo, la nostra bandiera, e gli italiani hanno percepito che di noi si possono fidare perchè facciamo quello che diciamo, magari non può piacere ma sanno esattamente quello che comprano quando votano il prodotto Fratelli d’Italia. Questo ha fatto la differenza – continua – in un Parlamento in cui tutti hanno governato con tutti salvo dire che non l’avrebbero mai fatto. Alla fine la coerenza premia, però noi non siamo così presuntuosi da pensare di poter governare da soli. Il nostro campo d’azione è il centrodestra dove c’è la Lega, Forza Italia e gli altri partiti moderati. Anche quando eravamo di gran lunga il più piccolo partito della coalizione abbiamo sempre pensato che dovevamo andare insieme”.
Infine un passaggio sulle Regionali del 2023 in Friuli-Venezia Giulia. “Con il governatore Fedriga – dice – abbiamo rapporti molti buoni, siamo convinti di governare insieme a lui anche per i prossimi 5 anni”.
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