“L’applicazione dell’IA si basa sulla volontà di migliorare i servizi di collaboration e messaging in Google Workspace, per esempio attraverso la generazione di immagini rispetto a una conversazione che l’utente può avere con il motore conversazionale dell’intelligenza artificiale, quindi generare contenuti basati sulla creatività – ha spiegato Spreafico – Su Gmail ci sono strumenti analoghi, ma l’IA di Duet migliora questi contenuti e migliora la produttività degli utenti. Guardando allo sviluppo della creatività e della produttività degli utenti di Google Cloud puntiamo anche a migliorare la creatività degli sviluppatori – ha commentato – che avranno la possibilità di generare e migliorare i codici in un’ottica che va a integrarsi con gli ambienti di sviluppo che non sono necessariamente in Google Cloud”.
Di particolare importanza assume in questi giorni il progetto Flood Hub di Google, che con l’utilizzo dell’IA punta a facilitare la previsione di eventi climatici di particolare rilievo: “Con Flood Hub vogliamo fare quel che sempre Google ha fatto in ambito di responsabilità sociale ed etica, che vogliamo mostrare anche nell’utilizzo dell’IA – ha aggiunto – Vogliamo facilitare la previsione degli eventi catastrofici facendo leva su Maps e quant’altro possiamo mettere in campo a livello di analisi satellitare, per andare a prevedere eventi di questo tipo e salvare vite umane”. Infine, la tematica della sicurezza informatica e della privacy, particolarmente a cuore del mercato italiano: “L’applicazione naturale dell’IA va a migliorare l’approccio che le aziende e gli utenti hanno nei confronti della cyber security, che in Italia è particolarmente sensibile visti i tanti attacchi informatici a cui assistiamo – ha ricordato Spreafico – Quello che ha fatto Google è sviluppare un modello che va a specializzare il nostro approccio sui language model con Palm 2 rispetto a un ambito di sicurezza”.
“Nel momento in cui a un esperto di sicurezza si vuole dare capacità automatica e rapida di fare una rilevazione di eventi avversi in tema di cyber security, può anche analizzare e prendere in tempo rapido le contromisure – ha concluso – Un modello di IA va in questa direzione quando si vuole automatizzare queste misure precauzionali o di risoluzione di problemi che si possono presentare”.
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