“Mentre il Parlamento farà il suo percorso di riforma gli italiani potranno accompagnare , stimolare e firmare, a partire dal 2 luglio, questo referendum in tutte le piazze italiane. Alcuni temi che non potranno trovare spazio in Parlamento noi li metteremo nelle mani dei cittadini”, continua ancora il leader della Lega. “I quesiti referendari – prosegue – sono stati fatti, costituiti e scritti insieme a magistrati, costituzionalisti. Il governo Draghi continua ad avere la nostra incondizionata fiducia”. “Sulla responsabilità civile dei magistrati i radicali ci provarono trent’anni fa e poi il Parlamento tradì. Stavolta proveremo a raccogliere le firme, a far votare gli italiani e poi da difendere in Parlamento il loro voto”, conclude il segretario della Lega.
(ITALPRESS).