“Un’ottantina di miliardi riguardano il Superbonus e il bonus facciate al 90%. Poi sì, c’è un’altra trentina di miliardi di crediti d’imposta da incentivi edilizi più tradizionali che non sono entrati nel deficit perchè non cedibili. Ma entreranno, via via che i beneficiari pagheranno meno tasse”, spiega il ministro.
“Quei 110 miliardi di crediti qualcuno li dovrà pagare. Con i crediti d’imposta lo Stato ha contratto un debito fiscale ed esso è destinato ad aumentare perchè, pur avendo noi interrotto con fermezza il meccanismo, riconosceremo i diritti acquisiti di chi ha già presentato un progetto o una comunicazione asseverata di inizio lavori entro il 25 novembre 2022. Dunque ci sarà altro debito fiscale”, prosegue.
“La reazione del mercato e delle autorità europee mi sembra positiva – dice ancora Giorgetti – perchè tutti apprezzano che si sia fatta chiarezza e si sia tirata una riga”.
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(ITALPRESS).