Quanto è vicina, oggi, la prospettiva del voto anticipato? “Se Draghi dovesse confermare la sua decisione, mi pare l’approdo più probabile, anche se in questi tempi è sempre difficile fare previsioni. E poi in caso di dimissioni la parola passa al presidente Mattarella che saprà individuare la soluzione migliore. L’interesse nazionale però richiederebbe un supplemento di pazienza, sacrificio e senso di responsabilità anche da parte di Draghi. Il Paese è in sofferenza per i rincari, le famiglie temono per il futuro dei propri figli e molte imprese non sanno come far quadrare i conti per l’esplosione dei prezzi dell’energia: l’Italia non ha bisogno di una campagna elettorale fra gli ombrelloni e neanche di un governo balneare. D’altronde, mi pare che anche sindaci e governatori si siano espressi contro il voto. Non a caso”.
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(ITALPRESS).