“Gli stoccaggi, cioè le riserve che stiamo accumulando, sono arrivati al 64%, entro fine anno dobbiamo arrivare al 90% e questo è necessario per affrontare l’inverno che è il periodo di massimo consumo. La situazione è instabile, c’è una guerra alle porte. Però abbiamo messo in campo un programma di differenziazione delle forniture importante, che a lungo termine dovranno rimpiazzare il gas ricevuto dalla Russia”.
Il ministro Cingolani ha anche spiegato i problemi nelle infrastrutture: “Il pericolo non è la situazione internazionale ma nazionale. Metà di questo nuovo gas è liquido quindi va rigassificato. La cosa cruciale è che i rigassificatori devono essere installati puntualmente, se non abbiamo la capacità di rigassificarlo non possiamo usarlo. Se la situazione rimane questa, non ci saranno misure draconiane. Poi è un periodo di crisi, quindi possiamo fare conto su un pò di economia di scala, come un grado in meno di temperatura. Se abbassassimo di un grado la temperatura in casa il problema sarebbe molto piccolo per i cittadini ma questo ci porterebbe a un risparmio enorme in termini di gas”.
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(ITALPRESS).