Sulla richiesta dell’istituzione di un Giurì d’onore formulata dal presidente del M5S, Giuseppe Conte, nei confronti di Giorgia Meloni, per le dichiarazioni del premier in Aula a Montecitorio sul Mes, Fontana annuncia che “si farà e il presidente sarà Giorgio Mulè. Auspico che si possa dirimere questa questione”. E proprio sul Mes evidenzia che “il Parlamento è sovrano, potevano essere prese varie decisioni e la maggioranza ha deciso. Questa è la democrazia. La decisione viene presa dal Parlamento in base alla sensibilità dei parlamentari, io non posso che accettare questo verdetto. E’ essenziale che si trovi un equilibrio per un regolamento che dia la possibilità di snellire e accelerare i lavori. E’ importante una democrazia decidente – prosegue -, è importante che ci siano pesi e contrappesi ma è importante anche arrivare a una decisione”.
In vista delle prossime elezioni europee, ciò che il presidente della Camera auspica per la Lega è che “possa essere parte del processo di cambiamento in Europa, di quei partiti che possano entrare pienamente nel contesto europeo. Non vedo dei veti nei confronti della Lega e non sono preoccupato. Credo che le vere alleanze e le questioni dei numeri si fanno il giorno dopo le elezioni del Parlamento europeo, lo dico perchè è sempre stato così. E’ una questione che a me non preoccupa – assicura -, inoltre, essendo un partito al governo le interlocuzioni ci sono. Da questo punto di vista penso che nessuno abbia paura della Lega in Europa. Sulle candidature decide la Lega. Io non ho letto il libro” di Vannacci, “ma non sono d’accordo sulle sue affermazioni”.
Tra Salvini e Giorgetti “le interlocuzioni ci sono quotidianamente, da quello che so c’è un buon rapporto, tra i due c’è una conoscenza trentennale e credo che prima di avere una divisione dovrebbe davvero succedere qualcosa di personale tra i due”. Infine, uno sguardo oltre Oceano. Se vincesse Trump ci sarebbe un pericolo per la democrazia? “No, quello che però accadde al Congresso fu un atto deplorevole e scandaloso. Ma dipenderà dagli americani, mi sembra poi ci siano delle questioni giudiziarie. Le elezioni del Presidente degli USA influiscono a livello mondiale, ma ci sono asset che vanno indipendente da chi è presidente. La nostra posizione Atlantica è indipendente da chi vince, noi abbiamo una alleanza granitica”, conclude Fontana.
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(ITALPRESS).