Cattaneo poi smentisce che Forza Italia sia a favore di una proroga del Superbonus. “Non l’abbiamo mai detto. Il Superbonus 110% è stato un’iniezione, è come prendere l’antibiotico quando c’è un malato: abbiamo risollevato l’edilizia italiana ma l’antibiotico non si può dare in eterno, si sospende e si dà altro: il Superbonus ha esaurito la sua funzione. Ora bisogna però risolvere davvero il tema dei crediti incagliati che si è creato, perchè le aziende stanno saltando per aria. Dopodichè rimetteremo mano al tema delle detrazioni fiscali, perchè comunque hanno funzionato”. A proposito dell’emendamento presentato da Forza Italia al decreto in discussione alla Camera, Catteneo chiarisce: “Se ci sono imprenditori, famiglie e inquilini che hanno contratto degli impegni perchè lo Stato gli dice che potevano farlo, lo Stato non può abbandonarli a metà strada, cambiando le regole del gioco. E’ un principio secondo noi sacrosanto, ne va della credibilità del Paese stesso”.
Un altro tema caldo degli ultimi giorni è l’immigrazione: il naufragio di Cutro “è stato terreno feroce di strumentalizzazione”, invece “avrebbe dovuto portare a maggiore unità. Le tragedie ci sono sempre state, con i governi di centrodestra e di centrosinistra: mi aspettavo che sul tema immigrazione trovassimo almeno un denominatore comune che è quello della difesa dei confini, chiamando l’Europa a un maggior protagonismo. Credo che tutti potremmo condividerlo, anche la sinistra, per andare con maggior forza e autorevolezza in Europa, a chiedere che si muova perchè i 7mila km di costa non sono solo i confini dell’Italia, ma sono i confini dell’Europa”.
Infine sull’Ucraina “bisogna percorrere il tentativo di pace attraverso la diplomazia come priorità assoluta, poi il resto si fa. Noi rispettiamo e rispetteremo sempre la nostra appartenenza alla Nato, al blocco atlantico, però è innegabile che che oggi sembra esserci l’assenza di un tavolo di pace e di una negoziazione” e la disponibilità della Cina a condurre le trattative “non è una buona notizia, nel senso che la Cina, se si muove, lo fa per un’interesse che non è dell’Europa o degli Stati Uniti”.
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