E’ la contrazione più accentuata dal 1997, che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000. Nel biennio 2012-2013, quando si registrò la flessione più ampia nel periodo considerato, il calo rispetto al 2011 era stato complessivamente del 6,4%. Rispetto al 2019, rimangono sostanzialmente invariate la spesa per Alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e quella per Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili, di cui 587 euro di affitti figurativi). La spesa per tutti gli altri capitoli, che nel 2020 vale complessivamente 967 euro al mese, scende invece del 19,3% rispetto ai 1.200 euro del 2019. Le diminuzioni più drastiche riguardano i capitoli di spesa sui quali le misure di contenimento hanno agito maggiormente e in maniera diretta, cioè Servizi ricettivi e di ristorazione (-38,9%, 79 euro mensili in media nel 2020) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-26,4%, 93 euro mensili), seguiti da Trasporti (-24,6%, 217 euro mensili nel 2020) e Abbigliamento e calzature (-23,3%, 88 euro mensili). Il calo delle spese delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale. Nel 2020, la voce di spesa che le famiglie hanno maggiormente limitato è quella per viaggi e vacanze. La spesa media mensile per una famiglia di una sola persona è pari a 1.716 euro, ovvero il 72% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 63% circa di quella delle famiglie di tre componenti. Secondo stime preliminari, la spesa media mensile nel primo trimestre del 2021 diminuisce del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2020, per gli effetti persistenti della crisi sanitaria.
(ITALPRESS).