Il 2020 si è chiuso con la migliore performance degli ultimi anni: 38.698 lavoratori iscritti (+1% rispetto al 2019), impiegati presso 8.626 aziende (+1,6%). Il 53% sono di genere maschile, il 47% femminile, a dimostrazione del consolidamento della riduzione del gender gap, con le donne che rappresentano la maggioranza degli iscritti nelle classi di età fino a 50 anni. L’Emilia-Romagna, in particolare, si conferma la Regione con più adesioni attive, oltre 6.000, seguita da Veneto, Toscana e Lombardia.
Nel 2020 la Fondazione ha erogato prestazioni agli iscritti per 146.684.027 euro, in aumento del 4% rispetto al 2019. L’esercizio si è chiuso con un avanzo economico di oltre 17 milioni di euro (+18% rispetto al 2019), dovuto in prevalenza alla migliore performance della gestione finanziaria, che ha registrato un +3,7%, in progresso di un punto percentuale rispetto al 2019.
Nel complesso il patrimonio di ENPAIA, a valori di mercato, si è assestato a 2.268.381.698 euro; la redditività è stata pari a +2,8%, in crescita rispetto al 2019 quando era stata pari a 2,1%.
Il 2021 si sta rivelando un anno significativo per la Fondazione: aumentano gli iscritti (39.244, +0,2% rispetto al 2020) e note positive arrivano nell’accertamento e riscossione dei contributi e nella gestione finanziaria e immobiliare. In particolare, è stata perfezionata la negoziazione per l’acquisto della Torre PwC a Milano, con il conseguimento di un rendimento netto del 4,8%. La redditività attesa dalla gestione immobiliare per il 2021 è pari a 5,93%, in netto miglioramento rispetto all’1,65% del 2020.
La Fondazione si è impegnata, e continuerà a farlo in futuro, a supportare le aziende e gli iscritti nella gestione della crisi. Ha infatti sospeso il versamento dei contributi per il periodo dall’8 marzo al 30 settembre 2020, con la possibilità per le aziende di rateizzare i versamenti sospesi a partire da ottobre in 5 rate mensili. Anche l’investimento di parte degli attivi in attività mission related, deliberato nei mesi scorsi e in fase di attuazione, assume una nuova caratterizzazione alla luce della pandemia ed ENPAIA è comunque pronta a valutare l’adozione di ulteriori misure a sostegno del settore.
Dalla Relazione Annuale 2021 emerge ‘la necessità che le autorità politiche e di governo operino per incentivare ulteriormente la mobilitazione delle risorse dei soggetti privati per la ripresa economica – sottolinea ENPAIA -. Perdurano, infatti, le storture che appesantiscono il regime fiscale degli Enti di previdenza privati rispetto a quanto previsto per i Fondi pensione di cui al D. Lgs. 252/2005. Anche se in entrambi i casi si tratta di strumenti ideati per l’accumulazione previdenziale, la fiscalità di vantaggio applicata ai Fondi pensione è più favorevole rispetto a quella prevista per gli Enti di previdenza privatì.
La distorsione riguarda sia l’aliquota applicata per la tassazione dei rendimenti derivanti da investimenti diversi dai titoli di Stato (26% per le Casse di previdenza rispetto al 20% applicato agli schemi di secondo pilastro), sia le modalità d’imposizione fiscale delle prestazioni pensionistiche (al netto dei rendimenti conseguiti per i Fondi pensione, al lordo dei rendimenti per le Casse di previdenza). In questo modo, la redditività realizzata dagli Enti di previdenza privati è soggetta ad una duplice tassazione. Il legislatore dovrebbe farsi carico di questa ingiusta penalizzazione e rimuoverla quanto prima.
Altro tema da affrontare è quello della revisione dell’assetto di vigilanza a cui è sottoposta la Fondazione ENPAIA, al pari degli Enti di cui ai D. Lgs. 509/1994 e al D. Lgs 103/1996. I soggetti in questione soggiacciono ad un sistema di vigilanza complesso e articolato e una sua revisione legislativa potrebbe portare a una più efficace attività di controllo, tesa, in un’ottica risk based, alla prevenzione di scelte non coerenti con le finalità istituzionali degli Enti piuttosto che alle sanzioni ex post, che non riducono di fatto gli effetti negativi di tali scelte.
Nella Relazione Annuale 2021 si sottolinea il ruolo prezioso dei soggetti privati che, insieme allo Stato, hanno permesso un livello di welfare decisivo nella protezione dai rischi sociali dovuti all’emergenza sanitaria. Al riguardo, la seconda edizione dell’Osservatorio del mondo agricolo ENPAIA-Censis ha messo in risalto come gli italiani sono sempre più convinti che in futuro la copertura dei bisogni sociali sarà assicurata da un mix di soggetti, costituito da Stato, no profit e privato. Accanto all’operatore pubblico occorre coinvolgere altri due canali di finanziamento: il risparmio delle famiglie e le risorse degli investitori istituzionali, che, nel periodo pre-pandemico, tra Casse privatizzate, fondi pensione e della sanità integrativa nel 2019 disponevano di un patrimonio di 280 miliardi di euro, a cui aggiungere 66 miliardi relativi al welfare privato e 591 miliardi alle compagnie assicurative.
Investimenti, sostenibilità e welfare sono i tre pilastri ai quali è ancorata l’azione della Fondazione ENPAIA, orientata nella consapevolezza delle ricadute positive per i suoi stakeholders in termini di redditività degli investimenti e di uscita dalla recessione delle imprese del comparto agricolo, dei territori e delle comunità in cui sono inserite.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
“Le Casse di previdenza rappresentano uno dei pilastri della società e del sistema economico italiani. Dalla Relazione emerge che la Fondazione ENPAIA è una ‘comunità’ virtuosa, che conferma anche nel 2021 una dinamica ascendente sia per quanto riguarda gli iscritti, sia per le prestazioni erogate. Anche per questa ragione gli Enti previdenziali possono contribuire alla ripartenza del nostro Paese con investimenti in economia reale, in una fase in cui è fondamentale mettere in movimento risorse per il futuro”, spiega Federico Freni, sottosegretario all’Economia e Finanze.
“La Fondazione ENPAIA è una realtà di mutualità sociale che nei periodi più duri della pandemia ha sostenuto i propri iscritti con provvedimenti di sostegno al reddito anteponendo al dato finanziario, quello sociale e solidale”, è quanto dichiara Francesco Battistoni, sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali.
“Dalla Relazione emerge come l’agricoltura e tutto l’indotto abbiano rappresentato e rappresentino un comparto strategico sul quale investire fortemente. In questi anni il settore ha mostrato il suo lato più resiliente e solidale sostenendo il Paese e i cittadini, e proprio per questo nella Legge di Bilancio come Mipaaf, abbiamo previsto di destinare 1 miliardo in più a tutta la filiera – prosegue -. Abbiamo pensato a misure innovative di sostegno come il Fondo di Mutualità Nazionale a copertura dei rischi catastrofali o le Assicurazioni agevolate. Misure di visione, che hanno la volontà di programmare e di sostenere l’agricoltura nei prossimi anni camminando nel solco dei presupposti del Green Deal, della strategia Farm to Fork e dell’Agenda 2030 dell’Onu”.
Secondo Tommaso Nannicini, presidente Commissione Parlamentare di Controllo sugli Enti di Previdenza, “la Relazione è indicatore della direzione che il nostro sistema economico e previdenziale ha intrapreso, anche a causa della pandemia. Emerge che dalla crescita del PIL dipende la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale obbligatorio e la possibilità degli occupati di accedere alla previdenza complementare e facoltativa che consente di integrare la pensione obbligatoria con versamenti volontari. La legge di bilancio è la prima risposta che la classe politica deve dare al Paese: la revisione dell’IRPEF, la riduzione del cuneo fiscale e le scelte in materia pensionistica sono il primo tassello di un percorso che deve avere come stella polare la crescita del PIL”.
“Nonostante le difficoltà sanitarie, sociali ed economiche dovute alla pandemia, la Fondazione è riuscita a perseguire la sua missione istituzionale. A dicembre 2020 – spiega Giorgio Piazza, presidente di ENPAIA – risultavano iscritti alla Fondazione 38.698 lavoratori (+1% rispetto al 2019) impiegati presso 8.626 aziende (+1,6%). Nel corso del 2020 la Fondazione ha erogato prestazioni agli iscritti per 146.684.027 euro, in aumento del 4% rispetto al 2019. L’esercizio si è chiuso con un avanzo economico di oltre 17 milioni di euro (+18% rispetto al 2019)”. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, sono stati prodotti risultati rimarchevoli: “il rendimento della gestione mobiliare è stato pari a +3,7%, migliore rispetto al 2019 quando la redditività si fermò a +2,7%”.
Per Roberto Diacetti, direttore generale di ENPAIA, “la Fondazione ENPAIA presenta risultati che evidenziano stabilità economica e trend in crescita. Aumentano le aziende e gli iscritti attivi. La gestione finanziaria, che ha segnato nel 2020 un rendimento del 3,6 %, si attesterà nel 2021 al 4,3%, dato che colloca ENPAIA tra le Casse Previdenziali con le migliori performance. La gestione immobiliare è al centro di un complesso programma di turnaround caratterizzato da dismissioni di asset non strategici e acquisizione di immobili di prestigio: si pensi al nostro recente acquisto del 50% della Torre PWC a Milano Citylife”.
Per Alberto Oliveti, Presidente di ADEPP, ‘il mondo che rappresentiamo è complesso considerate le prestazioni erogate pari a 10 miliardi nel 2020 con un portafoglio pari a 100 miliardi derivanti dai contributi degli iscritti. Le casse stanno rispondendo alla sfida della ripresa all’insegna della sostenibilità, tuttavia si pone il problema della eccessiva fiscalità sui rendimenti, la più condizionante ed eccessiva del panorama europeo. Il sistema ha tenuto nonostante la crisi ma occorrono investimenti in ricerca e competenza. Crediamo che per attrarre i giovani serva una visione transnazionale e olistica con un approccio alle diverse peculiarità delle professionì.
Secondo Davide Granieri, vice presidente nazionale Coldiretti, ‘la Fondazione ENPAIA ha mostrato grande capacità e flessibilità riuscendo a compiere scelte che hanno portato a risultati positivi rispetto al momento altamente difficile. Il grande lavoro di sintesi e condivisione ha fatto sì che la Fondazione possa essere strumento utile alla crescita del settore. In tal senso il ruolo svolto da ENPAIA è difficile ma al tempo stesso insostituibilè.
‘Siamo molto soddisfatti dei numeri presentati nel loro complesso. E’ significativo il fatto che il bilancio di ENPAIA del 2020 sia il migliore di sempre nonostante la pandemia – afferma Stefano Mantegazza, segretario generale UILA -. In tal senso, ENPAIA rappresenta la resilienza del settore agricolo che in questi momenti difficili ha continuato a fornire prodotti di qualità. Considero il 2022 un anno straordinario dato che il nostro Paese e l’Europa hanno di fronte sfide importanti. Pertanto, occorre rafforzare e valorizzare il ruolo delle Casse, posto che hanno le capacità e potenzialità per rivolgersi a tutto il settore agricolò.
‘Il dato che emerge dalla Relazione ENPAIA 2021 relativo agli iscritti in crescita è particolarmente significativo. Sarebbe necessaria una modifica del quadro normativo che consenta a ENPAIA di garantire prestazioni previdenziali integrative per tutti i lavoratori agricolì, spiega Sandro Gambuzza, vice presidente Confagricoltura.
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