La “sfida” della “definizione di una politica estera di difesa comune” è dunque una responsabilità a cui nessun paese membro può sottrarsi. “La Von Der Leyen – ha detto – ha dato forte impulso in questo senso e nell’ultimo discorso sullo stato dell’unione ha ribadito che, se l’Ue ha questa aspirazione, non può sottrarsi da ciò che questo ruolo determina”. L’individuazione delle minacce, l’integrazione industriale oltre le singole identità nazionali per la costruzione di sistemi comuni, la volontà politica di utilizzarli quando necessario: questi le priorità secondo Guerini. “La sicurezza – ha aggiunto – va rafforzata per rendere ancora più forte e credibile la propria presenza nello scenario globale. Per farlo è necessario una indipendenza nel settore industriale e nel dominio energetico ma anche soprattutto nel rafforzamento delle capacità di difesa”. “Autonomia per adottare decisioni condivise tra le due sponde dell’atlantico” e “suddivisione equa delle responsabilità con alleati” i pilastri dell’integrazione.
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(ITALPRESS).