In una conferenza stampa, convocata in Comune, Decaro ha prima difeso il suo operato “per me oggi è un atto di legittima difesa della nostra città, io sono sempre stato corretto da quando sono diventato sindaco di questa città, appena eletto ho messo la tessera del mio partito nel cassetto e sono stato il sindaco di tutti, la stessa cosa ho fatto all’Anci, sono stato il presidente di tutti, ho sempre garantito rispetto istituzionale ai governi che si sono succeduti in questi anni” e poi ha accusato quei parlamentari di centrodestra, in particolare d’Attis e Sisto che hanno sollecitato al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’intervento per lo scioglimento del consiglio comunale. “Un gruppo di parlamentari del centrodestra, dopo essere stati ricevuti dal ministro Piantedosi, ha fatto una conferenza stampa per dire che a seguito degli arresti che c’erano stati nella città di Bari era opportuno fare una ispezioni per sciogliere il comune per mafia” ha aggiunto ” se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta, sono sotto scorta da nove anni, torno a vivere. Non posso essere contemporaneamente sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune”.
Decaro ha poi ricordato che “in 10 anni di consiliatura non abbiamo mai avuto un problema giudiziario, in questi mesi abbiamo affidato gare per un miliardo di euro, non abbiamo avuto un problema di infiltrazione, di corruzione, di confusione”.
Decaro avverte: “hanno fatto male i conti, tutto quello che state facendo alla città vi si ritorcerà contro, i baresi non perdono. Non ho avuto paura dei boss di questa città, figuratevi se devo avere paura dei parlamentari, mi rimetto la fascia da sindaco, sono un uomo delle istituzioni, aspetterò con serenità la commissione”.
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(ITALPRESS).