“La nostra preoccupazione riguarda i problemi interpretativi che potrebbero derivare nel caso fosse adottato un testo con contenuti vaghi e incerti, che finirebbe per spostare al momento giudiziario la definizione di ciò che è reato e ciò che non lo è. Senza però dare al giudice i parametri necessari per distinguere. Il concetto di discriminazione resta di contenuto troppo vago”.
“Lo Stato italiano è laico, non è uno Stato confessionale –
prosegue – come ha ribadito il Presidente del Consiglio. Concordo
pienamente con il Presidente Draghi sulla laicità dello Stato e
sulla sovranità del Parlamento italiano. Per questo si è scelto
lo strumento della Nota Verbale, che è il mezzo proprio del
dialogo nelle relazioni internazionali. Al tempo stesso ho
apprezzato il richiamo fatto dal Presidente del Consiglio al
rispetto dei principi costituzionali e agli impegni
internazionali”.
(ITALPRESS).