“Siamo in contatto costante con la Commissione europea, che ha competenza esclusiva sulla trattativa per i dazi – continua Tajani -. Si è deciso di attendere due settimane prima di attuare contromisure, mi sembra una scelta prudente che ci permette di trattare: la guerra commerciale non conviene a nessuno. La saggezza non è debolezza, ma diligenza e attuazione di strumenti per tutelare le nostre imprese che in caso di errori rischiano danni enormi per quanto riguarda le esportazioni: il mercato americano non va abbandonato, ma neanche quello europeo che rappresenta una straordinaria potenzialità per le nostre imprese. Dobbiamo comunque lavorare per esplorare nuovi mercati come Messico, Indonesia, Thailandia, Canada, Filippine, Turchia e paesi del Golfo”.
“La politica estera la fanno il presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, che rappresentano le posizioni ufficiali del governo: il resto sono iniziative personali, se un ministro vuole parlare con qualche esponente di forze politiche di altri paesi è legittimo, ma la linea politica la diamo io e Meloni”, ha poi ribadito Tajani.
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(ITALPRESS).