operai edili. Di fatto tali aziende sarebbero state utilizzate quali “serbatoi di manodopera” al fine di fornire i lavoratori alla società “sana” del gruppo avente sede in Castelcovati (BS), mediante l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, così somministrando illecitamente la manodopera in difetto delle autorizzazioni ed eludendo i limiti. L’attività investigativa, scaturita dalle attività di controllo fiscale eseguite a carico delle due imprese cremonesi, ha consentito di ricostruire le condotte illecite che il sodalizio criminale avrebbe realizzato dal 2020 in avanti. Si tratterrebbe, infatti, di fatture per operazioni inesistenti per circa 7 milioni (di cui 4.8 milioni oggettivamente inesistenti e 2.2 milioni soggettivamente inesistenti), indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti per 600 mila , illecita somministrazione di 339 lavoratori dipendenti per gli anni 2021, 2022 e 2023 e relative sanzioni amministrative per l’importo complessivo di circa 850 mila . Le tre imprese sono state poste in Liquidazione Giudiziale dal Tribunale di Brescia ed il relativo approfondimento investigativo ha evidenziato delle condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale in relazione alla distrazione di beni aziendali che sarebbe stata perpetrata per 1.4 milioni , inoltre parte di tali somme sarebbe stata auto-riciclata acquistando orologi di lusso presso un’orologeria di Montecarlo. Sarebbe, altresì, emersa la mancata adozione dei modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati di natura fiscale e fallimentare. La Procura di Brescia ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini in cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti inesistenti.(ITALPRESS).
Foto: sala stampa Guardia di Finanza