“Fra gli strumenti a supporto della gestione dell’emergenza – aggiunge – va ricordata in primis Garanzia Italia – lo strumento emergenziale previsto dal Decreto Liquidità a sostegno delle imprese danneggiate dal Covid-19 con la quale SACE concede garanzie pubbliche su finanziamenti destinati a sostenere l’immissione di nuova liquidità e finalizzata a coprire costi del personale, investimenti o capitale circolante e che ha consentito di garantire finanziamenti ad oggi pari a 24,5 miliardi di euro, per un totale di circa 2.300 operazioni. Di queste, il 99% è stato concesso con una procedura semplificata e interamente digitalizzata che ha permesso di emettere le garanzie in 48 ore dalla richiesta della banca”.
Ancora a supporto della fase emergenziale SACE, prosegue Ricci “è intervenuta a sostegno degli assicuratori privati del credito a breve termine con l’obiettivo di evitare la chiusura di fidi e continuare a sostenere gli scambi commerciali tra le imprese. L’intervento ha permesso la riattivazione di 3,5 miliardi di euro di affidamenti. A questa garanzia hanno aderito i 5 maggiori player del mercato, che insieme assicurano circa 14.000 imprese, l’80% delle quali sono PMI”.
In parallelo alla gestione degli strumenti emergenziali, SACE “agiva a supporto del rilancio, da un lato, attraverso il nuovo strumento di garanzie green e dall’altro con il tradizionale supporto all’export e all’internazionalizzazione”.
“Nell’ambito del piano europeo del Green New Deal, infatti è stato affidato a SACE – negli ultimi mesi dello scorso anno – grazie al Decreto Semplificazioni – il compito di rilasciare garanzie pubbliche per facilitare la transizione verso un’economia sostenibile e circolare. Grazie a tale nuovo strumento, volto a supportare la realizzazione di investimenti sostenibili in Italia, SACE ha contributo a far concludere finanziamenti e emissioni di bond per oltre 1 miliardo a sostegno sia di grandi imprese che di PMI. Gli investimenti delle società italiane vengono valutati da SACE che emette un rating green sull’operazione”. Per implementare la misura SACE “ha adattato i propri criteri e metodologie includendo nell’ambito della propria attività istruttoria, gli elementi distintivi dei progetti green”. Ultimo ma non ultimo per importanza, considerato gli importi e l’impatto che l’export ha sul PIL, SACE “ha continuato a supportare l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Dall’inizio della pandemia, anche grazie a SACE è stata assicurata la realizzazione di contratti e investimenti esteri per le nostre imprese per oltre 30 miliardi di euro”.
Al momento “SACE – prosegue Ricci – sta lavorando all’estensione del programma di garanzia Italia fino al 31 dicembre 2021 e all’estensione prevista Dal Sostegni bis della durata dei finanziamenti (condizionato all’approvazione della commissione europea). Al di là delle garanzie sulla liquidità SACE continuerà a supportare l’export e gli investimenti green, rafforzando il programma di garanzie a sostegno degli investimenti delle aziende in un momento di ripartenza dell’economia e e dello sviluppo infrastrutturale e digitale del paese in sinergia con quanto previsto dal PNRR”.
(ITALPRESS).