“Dalla nostra sorveglianza epidemiologica – dice Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS – emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d’Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente. Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza”.
Questi dati, contenuti nel terzo bollettino dell’ISS “Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia”, riguardano 31.158 casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione tramite sequenziamento (2.732 in più rispetto al precedente rapporto del 6 giugno) e indicano come in Italia, grazie alla piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co- Gen), sviluppata dall’ISS e attiva dalla fine di aprile, stia aumentando rapidamente la capacità di sequenziamento dei ceppi virali circolanti. Ad oggi il modulo, dedicato all’analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del SARS-CoV-2 a livello nazionale, conta più di 5.000 sequenze.
Il report evidenzia infatti che la percentuale dei casi sequenziati sia in crescente aumento passando in maniera costante dallo 0,5% dei casi diagnosticati a gennaio, al 2,5% dei casi diagnosticati nella prima metà di giugno, secondo i dati disponibili in piattaforma.
(ITALPRESS).