“Lo spazio fiscale necessario per mitigare lo shock pandemico non è stato uguale per tutti i governi. Le economie avanzate hanno speso il 28 per cento del proprio prodotto interno lordo del 2020 per restituire impulso alla crescita – ha aggiunto -. Nelle economie emergenti e in quelle a basso reddito è stato speso rispettivamente solo il 7 ed il 2 per cento. A causa di tali divari si sono ampliate le disparità a livello globale e, per tutti noi, il compito di porre fine alla pandemia è diventato ancora più difficile”.
“Dobbiamo fare di più – molto di più – per aiutare i paesi più bisognosi. La distribuzione equa di vaccini sicuri ed accessibili viene sostenuta dai paesi del G20 attraverso iniziative quali la COVAX Facility e l’unità operativa per l’acquisto di vaccini per l’Africa, denominata ‘Africa Vaccine Acquisition Task Team’ (ovvero ‘AVATT’). Ad oggi la COVAX ha spedito in tutto il mondo quasi 210 milioni di vaccini. E’ inoltre prevista una distribuzione di 400 milioni di vaccini in tutta l’Africa da parte dell’AVATT. Queste cifre devono rappresentare solo l’inizio – ha spiegato il premier -. Il G20 ha inoltre introdotto un insieme di misure economiche per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare il rallentamento. Abbiamo sostenuto l’assegnazione da parte del Fondo monetario internazionale di nuovi Diritti Speciali di Prelievo per un totale di 650 miliardi di dollari, che servirà ad aumentare le riserve ed aiutare la ripresa globale. Di queste risorse, 33 miliardi di dollari verranno destinati a Paesi africani e stiamo lavorando per incrementare ulteriormente tale quota”.
(ITALPRESS).