Conte dichiara che non si è pentito di non essersi candidato alle Europee: “No, perchè da noi non si ingannano gli elettori. Ci sono altri leader, tra cui Giorgia Meloni, che per prendere qualche voto in più lo hanno fatto. Ma questo malcostume allontana sempre di più i cittadini dalla politica”. “Quando Meloni dice: ‘Scrivete Giorgia sulla schedà sta personalizzando queste elezioni. Ma il vero test su di lei ci sarà con il referendum sul premierato, lì si giocherà tutto il suo ruolo e la sua forza politica. E rimarrà legata all’esito di quel referendum, che lo voglia o no”. In merito al confronto con il Pd, spiega: “Qui non è una questione di leadership, ma di obiettivi politici con cui orientare questo campo progressista. E il cantiere per costruirlo non si è mai interrotto, dobbiamo costruire un’alternativa a questo governo particolarmente incapace a gestire le sfide complesse che ci attendono e per farlo non si può ragionare da soli”.
“Siamo dappertutto: in piazza, tra la gente, e in più abbiamo aggiunto i teatri e i cinema con un format che sta funzionando molto bene per raccontare ai cittadini il nostro presente e il nostro futuro, anche con immagini e video – aggiunge Conte -. Ad esempio spieghiamo cosa sono gli allevamenti intensivi e quanto inquinano, discutiamo sull’intelligenza artificiale, parliamo della riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di salario…”. Poi, sull’idea di pace: “Salvini in campagna elettorale sta usando la parola pace, ma qualche settimana fa in Europa è stata votata una risoluzione per fornire aiuti militari all’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario. La Lega di Salvini ha votato sì. Il M5S è stata l’unica fra le maggiori forze politiche italiane a votare no”. “Questa strategia militare fino a oggi ha portato 6 milioni di profughi ucraini, quasi 500 i miliardi che serviranno per ricostruire quanto è andato distrutto, decine di migliaia di morti su entrambi i fronti – sottolinea Conte -. Se avessimo negoziato la pace fin dall’inizio non saremmo a questo punto. La pace era a portata di mano, ma in Occidente sono prevalsi i falchi e la stessa Meloni ha detto di voler scommettere sulla sconfitta militare della Russia: una scommessa fallita”. E sul duello tv mancato: “Mi ha fatto sorridere il tentativo di Meloni di scegliersi l’interlocutrice che le torna più comoda. Ma la premier non può farlo violando la par condicio. Mi ha meravigliato anche la Schlein, che ha tentato questo ‘duettò facendo fuori gli altri. Alla Meloni dico: visto che ogni problema dell’Italia è responsabilità di Giuseppe Conte, allora si confronti con me e scopriremo le sue menzogne”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).