“La situazione attuale non contempla altre soluzioni che non siano il dialogo, un’altra guerra non è pensabile e non possiamo lasciare nella disperazione la popolazione afghana”, ha sottolineato l’ex premier.
“Non abbiamo alternative – ha aggiunto – in modo da assicurare protezione e tutela della libertà per le persone che rimangono, perchè saranno la gran parte. Dobbiamo essere realisti, il piano di evacuazione terminerà e dobbiamo continuare a lavorare sui corridoi umanitari e preoccuparci di coloro che restano. Quando ho detto questo sono stato tacciato di essere l’avvocato dei tagliagola…”.
(ITALPRESS).