“In uno scenario tanto complesso quanto drammatico – spiega De Nard – le diverse realtà operanti nel settore del largo consumo, come retailer e manufacturer, devono collaborare per poter delineare delle linee guida e delle strategie da seguire. Fare network e indirizzare gli sforzi congiunti del mercato e del governo è quanto mai fondamentale per supportare consumi sempre più polarizzati e consumatori meno fidelizzati, in cerca del prezzo più vantaggioso per attutire il colpo”.
I dati del primo trimestre per il largo consumo confezionato (LCC) hanno registrato uno stabile declino fino al mese di marzo, tuttavia, grazie anche al contributo positivo della Pasqua (aprile +8%) la crescita si attesta di oltre 1 punto nei primi quattro mesi del 2022. L’alterazione delle dinamiche competitive in atto, differenzia la performance dei canali di vendita. Stando ai dati di NielsenIQ, crescono e-commerce e discount, mentre i supermercati non ha riscontrato variazioni di rilievo. Dall’analisi effettuata da NielsenIQ, si evince che i consumatori stanno iniziando a mettere in pratica delle strategie di risparmio, cambiando il mix di prodotti nel carrello e facendo più attenzione a selezionare i prezzi più bassi. Questa tendenza fa emergere una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sarà costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo perchè vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere di acquisto. “L’ipotesi più probabile per la seconda parte del 2022 è un consolidamento del discount, mentre l’e-commerce si è consolidato, ma non cresce più ai livelli degli ultimi anni”, ha aggiunto Romolo De Camillis, Retailer Service Director di NielsenIQ.
(ITALPRESS).
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