In vista del progressivo sviluppo del metaverso, Chiriatti ha commentato che “si tratta di una disciplina che sta emergendo, nessuno sa la destinazione finale, è una dimensione immateriale della nostra esistenza, avremo gli avatar. Ci saranno dati, elaborazioni informatiche molto intense e Lenovo è impegnata sia nella costruzione delle infrastrutture sottostanti come server e storage, sia dal lato client con mobile, caschi e altri strumenti. Rispetto al pericolo di attacchi informatici -continua Chiriatti- abbiamo una progettazione e una policy molto stringente finalizzata a creare soluzioni che siano già pensate per sicurezza, implementate da servizi di persone e consulenti in tutto il mondo. Quello della sicurezza informatica è un tema di primo ordine”. Per quanto riguarda la blockchain “è un sistema che richiede un coordinamento tra le imprese. Quando si ha una dimensione multinazionale come Lenovo, si organizzano reti di imprese che riescono a coordinarsi con la blockchain senza un intermediario centrale. Noi, insieme a un team italiano di architetti e informatici riusciamo a dare una consulenza ai clienti per far in modo che le sperimentazioni non siano nè costose nè inutili. Per questo è importante l’aspetto non solo tecnologico ma anche di consulenza. Noi siamo liberi di consigliare ai nostri clienti soluzioni di transazione economica, non abbiamo vincoli legati a venditori di software. Facciamo un esempio -continua Chiriatti-. Pensiamo di voler realizzare delle strutture informatiche che non hanno un controllore centrale ma hanno più imprese che vogliono coordinare la produzione o la tracciabilità del food. Fino ad oggi avevamo la fiducia in una sola impresa che firmava un documento di tracciabilità del processo singolarmente, nelle blockchain, invece, riusciamo a mettere a fattor comune un processo di digitalizzazione delle informazioni e la scrittura su un registro immutabile e certificato”.
(ITALPRESS).