Perchè la crisi di credibilità – ha aggiunto – è stata alimentata da recenti episodi che hanno inciso fortemente sul rapporto tra la magistratura e i cittadini. Su tali episodi è necessario fare chiarezza, senza sconti di responsabilità. Ma attenzione, non si può fare di tutta l’erba un fascio. Non è questo il vero ritratto della magistratura italiana. L’ho vissuto personalmente nella mia esperienza di Avvocato, di sottosegretario alla Giustizia e di Consigliere del CSM, che mi ha consentito di incontrare e conoscere tanti magistrati di straordinario valore morale e professionale”. E’ favorevole a una riforma anche del CSM? E in che termini? “Nel 2015, da componente del CSM, ho sostenuto che il peso delle correnti potesse essere limitato attraverso una riforma del sistema elettorale dei consiglieri togati e ho proposto, senza fortuna, il sorteggio…”.
(ITALPRESS).