“Come ho avuto modo di dire, all’indomani dell’incidente che è costato la vita a Luana D’Orazio, non si può passare una mano di bianco su una vicenda come la morte di una persona sul posto di lavoro come se si volesse rendere meno brutali e più accettabili questi avvenimenti: da qui la parola morti bianche.
Per noi di Confintesa – continua Prudenzano – non è così e, come abbiamo detto nelle scorse ore alla Presidenza del Consiglio nel corso del confronto con il Governo, anche un solo morto all’anno diventa un problema figuriamoci i 1090 morti registrati nel 2022. Luana era una giovane donna che voleva dare un futuro alla sua vita e a quella del suo bambino mentre, per l’incuria di chi ha pensato solo al fatto che i sistemi di sicurezza potevano rallentare la produzione e creare meno utile di esercizio, grazie a chi ha ritenuto che il profitto fosse più importante della tutela della vita Luana ha perso la vita sul proprio posto di lavoro. Un plauso – conclude Prudenzano – va quindi al Ministro Francesco Lollobrigida che, consegnando la borsa di studio per il figlio di Luana alla mamma della povera operaia morta, non vuole spegnere i riflettori sulle cosiddette morti bianche ma soprattutto ha voluto far sentire la vicinanza del Governo e del Paese alla famiglia di Luana e soprattutto al suo bambino”.
-foto ufficio stampa Confintesa-
(ITALPRESS).