La Fondazione, nella cornice della sede temporanea di Casina dei Vallati in via del Portico d’Ottavia, permette alla Capitale d’Italia di affiancarsi alle grandi città del mondo (Gerusalemme, Washington, Berlino, Londra e Parigi) con progetti dedicati ai valori dell’uguaglianza e della pace tra i popoli, l’affermazione del principio di fratellanza e di accoglienza di ogni diversità, contro ogni forma di razzismo e di discriminazione tra gli uomini.
“Essere entrati a far parte della Fondazione Museo della Shoah in qualità di Partecipante Sostenitore – ha detto Francesco Maiolini, amministratore delegato della Banca del Fucino – è per noi un onore e al tempo stesso un impegno a sostenere il Museo nel percorso di studio e di realizzazione di nuove iniziative a beneficio di tutta la comunità. La conoscenza del passato è parte integrante della crescita civile e della costruzione del futuro della nostra Città e del nostro Paese. Per questo troviamo particolarmente apprezzabili e degne di essere sostenute le attività della Fondazione, in particolare quelle rivolte ai più giovani”.
Il presidente della Fondazione, Mario Venezia, ha dichiarato: “Ci riteniamo molto entusiasti del sostegno, non solo economico, espressoci dalla Banca del Fucino, un istituto dalla tradizione longeva ma al contempo incline al futuro e che quindi condivide appieno le finalità e le modalità di comunicazione della Fondazione. Anche la recente iniziativa del Social Book Club, rivolta agli studenti e alle studentesse dai 13 ai 18 anni, potrà trarre nuova linfa dal sostegno della Banca, che si accompagna ai contributi dei Soci Fondatori Roma Capitale e Regione Lazio, valorizzando l’utilizzo consapevole dei mezzi comunicativi scelti per il progetto, quali Instagram e Tik Tok – ha concluso Venezia -. Confidiamo che un’interazione proattiva con enti come la Banca del Fucino possa dare respiro e la giusta forza alle molteplici attività che la Fondazione ha intrapreso e programmato”.
– foto ufficio stampa Barabino & Partners –
(ITALPRESS).