“La finanza agevolata – ha continuato – negli ultimi anni si è spostata dalle imprese deboli a quelle economicamente e finanziariamente sane. C’è stata anche una crescita di questo settore dal punto di vista dei soggetti destinatari degli interventi”, ha aggiunto Miccio, spiegando che Banca del Fucino vuole “informare e orientare le imprese”. “Noi – ha spiegato – monitoriamo attentamente i bandi e gli avvisi che periodicamente gli enti nazionali e regionali pubblicano. Per effetto di questo lavoro siamo in grado di identificare bandi e avvisi che possono essere di particolare interesse per le aziende nostre clienti, alle quali sottoponiamo l’opportunità di fare un veloce pre-screening tra il loro progetto e la forma di intervento fino ad accompagnarle all’ottenimento di queste forme di agevolazione”.
Banca del Fucino ha raggiunto il traguardo dei cento anni e ha istituito da poco la nuova unità di business della Finanza d’impresa. “Negli ultimi anni – ha spiegato Miccio – si è completato il processo di integrazione di Banca del Fucino nel Gruppo bancario Igea Banca, un processo importante che oggi vede Banca del Fucino capogruppo con un azionariato ampio e al proprio interno importanti istituzioni e imprenditori. In questi tre anni – ha proseguito – la banca è cresciuta molto e ora siamo in un periodo nuovo con la necessità di confermare importanti risultati ma anche qualificare ulteriormente l’azione commerciale. Dunque c’è bisogno di un’azione commerciale sempre più innovativa. La Direzione Finanza d’impresa – ha evidenziato – si inserisce all’interno di questo solco: deve operare per qualificare la nostra offerta rivolta al mondo delle imprese con prodotti e servizi che possano essere specialistici e innovativi e che possano affiancarsi a quelli tradizionali. Immaginando il finanziamento dei programmi di investimento delle imprese, della clientela business, dobbiamo introdurre prodotti, come minibond, e pensare a forme di finanziamento attraverso enti, quale può essere Cassa depositi e prestiti, e a servizi nel mondo della finanza agevolata”.
Si parla spesso anche di finanza alternativa. “E’ l’insieme di interventi – ha spiegato – che sono alternativi o complementari al credito bancario tradizionale. E’ un insieme di strumenti destinati al finanziamento di programmi, in particolare di Pmi. Sono interventi che, per il nostro paese, è fondamentale che possano crescere e svilupparsi. Non credo – ha aggiunto – che possano essere considerati come una minaccia per le banche. E’ opportuno che si sviluppino perchè, essendo forme alternative al credito bancario, sono anche in grado di realizzare una diversificazione del rischio. Secondo me – ha concluso – possono e devono convivere ed è positivo che possano svilupparsi sempre di più”.
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(ITALPRESS).