“La Costituzione parla di forme e condizioni particolari di autonomia nelle tal materie. Ogni materia comprende, però, più funzioni. Ora, prendiamo a esempio una delle materie più complesse e discusse, l’istruzione. Se una Regione chiedesse le norme generali sull’istruzione, il premier, anche su proposta del ministro delle Autonomie, può dire: all’interno di questa materia ti posso dare queste funzioni e non quest’altre – spiega Calderoli -. Non sarebbe un veto sull’intera materia ma si collocherebbe nel solco del negoziato fra Stato e Regione. Io, francamente, e parlo a titolo personale, le norme generali sull’istruzione non le darei a una Regione, ma alcune delle funzioni comprese nella “materia istruzione” sì”.
Alla domanda su quando prevede che arriverà il voto in aula sul testo in Senato, il ministro risponde così: “Con la maggioranza c’è una totale intesa, abbiamo fatto ampie riflessioni trovando soluzioni che soddisfano tutti. Poi, prevedere i tempi del parlamento dipende anche dall’atteggiamento dell’opposizione. Se è un esame vero ha determinati tempi, se si mettono a fare ostruzionismo ne ha altri però. Poi ci sono anche i rimedi all’ostruzionismo… Mi auguro non accada. Un esame regolare del provvedimento potrebbe portare per fine di ottobre all’approvazione del testo in Senato”.
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(ITALPRESS).