“C’è bisogno di un intervento strutturato e forte ricorrendo ai rinforzi del reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato per il controllo integrato del territorio. Questi reparti, l’utilizzo di questi due tipo di reparti anticrimine e quadrati, servono proprio al territorio integrato del territorio. – ha aggiunto la ministra dell’Interno – Occorre un intervento strutturale che da solo può consentire efficaci risposte alle varie fenomenologie criminali che insidiamo il territorio”. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha ricordato negli ultimi tempi ci sono state “400 misure cautelari, indagini complicate, con confische di patrimoni ingenti per quasi 30 milioni di euro”. Al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo gli attentati dei giorni scorsi ai danni di commercianti e imprenditori.
Secondo la ministra, fondamentali nel territorio foggiano saranno i “sistemi di videosorveglianza ad alta definizione e su questa questione sono stati stanziati fondi ad hoc per 80 milioni di euro”. Lamorgese ha precisato che “il comune di Foggia ha presentato un progetto di circa un milione di euro. Vorrei ricordare – ha sottolineato – il progetto della cittadella della sicurezza, che è davvero importante. Il progetto sta andando avanti da tanto. Anche il comune di San Severo ha presentato un progetto per la videosorveglianza da 430mila euro e a breve sarà formalizzata la graduatoria. L’attenzione è massima”.
Nel 2021 nel foggiano ci sono state 13 interdittive antimafia, come ha illustrato la ministra Luciana Lamorgese. Dati che vedono una “diminuzione dei reati dello -0,9%. Ma quelli rilevanti riguardano l’usura con un + 33% in tutta la provincia, ma su Foggia città c’è un solo caso. Per quel che riguarda le estorsioni registriamo una flessione del 30,8% rispetto al 2021 cioè 110 casi rispetto ai 159 del 2020. C’è difficoltà – ha concluso la ministra – a convincere le persone a denunciare. La paura non deve condizionarci nelle scelte. Bisogna stare dalla parte dello Stato. Il compito delle associazioni è anche quella di dare una mano per far capire che la denuncia significa essere dalla parte del giusto falla parte dello Stato”.
(ITALPRESS).