Il match ha seguito praticamente il copione della vigilia. L’Atalanta ha giocato avvolgendo la manovra, gestendo il possesso del pallone e tentando le imbucate simbolo del gioco di Gian Piero Gasperini. Il Sassuolo ha risposto presente, tenendo la linea bassa e cercando di ripartire in contropiede, un copione simile a quello visto nella sfida dello scorso anno al Mapei Stadium. La gara però si è accesa nell’ultimo quarto d’ora, dopo il contatto Lookman-Frattesi i padroni di casa si sono innervositi, sbagliando tanto soprattutto in contropiede. Lo schiaffo da parte della compagine emiliana è arrivato al 41′, con il gol di Kyriakopoulos al volo su assist di D’Andrea.
Per la reazione bergamasca sono bastati 5 minuti, Pasalic è stato in grado di sfruttare l’assist di Soppy da dentro l’area di rigore. Una rete che ha cambiato l’inerzia, soprattutto nel secondo tempo, nel giro di 30 secondi Lookman ha trovato il gol del 2-1 lanciato ancora una volta dall’ex Udinese: prima la sterzata per mettere fuorigioco Erlic, poi la conclusione sotto la traversa praticamente imparabile per Consigli. La reazione da parte degli ospiti c’è stata, l’occasione più grande è stata creata da Berardi (entrato all’11’ della ripresa, ma poi costretto a uscire per infortunio) col solito mancino a giro fermato soltanto dalla traversa della porta difesa da Sportiello. Non è bastato però per fermare un’Atalanta formato Champions: ora la sfida contro la Lazio sarà decisiva per capire se il recente passato è ormai alle spalle.
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(ITALPRESS).