Nato a Castellammare di Stabia il 24 ottobre 1974, inizialmente noto agli inquirenti come Lello di Ponte Persica, frazione del medesimo comune partenopeo, è stato capace di costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina. L’attività di brokeraggio internazionale e il rapporto d’affari con la criminalità organizzata partenopea sono stati cristallizzati nella prima decade del 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano.
Nel corso degli anni, ricordano sempre gli inquirenti, sono stati numerosi gli arresti e i sequestri che hanno colpito l’organizzazione di Imperiale: tra questi il maxi-sequestro di 1.330 kg di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013.
Il patrimonio illecitamente accumulato gli avrebbe permesso di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016.
Il 22 gennaio 2021 Imperiale ha rilasciato un’intervista dichiarandosi estraneo alla vicenda, asserendo di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di arte. Il ministero di Giustizia sta perfezionando le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi.
(ITALPRESS).