Attraverso gli scatti realizzati da Moreno Maggi nel 2020 durante i mesi del lockdown, l’esposizione, a ingresso libero, restituisce una Roma diversa da come siamo soliti percorrerla e viverla. Una Roma resa straordinariamente bella dal silenzio di quei giorni, in uno spazio normalmente assediato dal traffico e dal sovraffollamento, per restituire il volto vero e inossidabile alla città, pronta ad ospitare i grandi eventi internazionali dei prossimi anni.
“La vera bellezza in fondo sta nell’interazione e nelle storie vissute dalle persone nei luoghi a cui queste appartengono – sottolinea Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild. Da questa idea si può ripartire per immaginare e progettare una rete di infrastrutture più adeguata alle esigenze del XXI secolo, pur nel rispetto dell’eredità storica e delle affascinanti stratificazioni di una capitale come Roma. Le immagini” prosegue Salini “sono di ispirazione per lavorare sul futuro e pianificare interventi su una città che deve ripartire dall’idea di un grande progetto infrastrutturale che sfrutti appieno le nostre migliori capacità costruttive e creative, per creare una città più vivibile e con standard paragonabili alle grandi capitali mondiali. Occorre ripensare, riconcepire, re-immaginare il modo di vivere le città d’arte e come usare lo straordinario patrimonio culturale che i nostri predecessori ci hanno lasciato. E ripensare di conseguenza il turismo, il commercio, il decoro urbano, il trasporto, il tempo libero, lo sport e tutto ciò che la città può offrire ai cittadini e a chi viene a visitarla”.
“Il progetto Roma silenziosa bellezza” commenta la Direttrice dell’Istituto VIVE, Edith Gabrielli “si riannoda a uno dei dibattiti più intensi di questo momento storico, laddove entra nel vivo del ruolo delle città, Roma naturalmente compresa. Gli interrogativi, numerosi e importanti, spaziano dalla questione dei trasporti alla relazione tra presunti centri e presunte periferie. Roma silenziosa bellezza è anche capace di tenere unito l’impegno scientifico con la capacità di attrarre il pubblico. Le foto di Moreno Maggi spalancano gli occhi degli spettatori verso luoghi estremamente celebri e li collocano sotto una luce diversa, per molti aspetti inedita, anche grazie alla modalità immersiva”.
La mostra, curata da Roberto Koch e Alessandra Mauro, è un percorso ricco di foto, video e proiezioni multimediali che permette di riscoprire il senso di un nuovo vivere, o con-vivere, facendo compiere al visitatore un viaggio emotivo e intellettuale per meditare sul senso della comunità.
Le immagini illuminano dagli scorsi giorni anche Palazzo Venezia, grazie ad un videomapping, ideato e realizzato da Webuild, con proiezioni che alternano foto e brevi giochi di luce e che saranno visibili ogni sera dalle 18.30 alle 23.30 fino al 28 febbraio. L’iniziativa punta a raggiungere un vasto pubblico e si pone come ulteriore elemento di valorizzazione dell’intera area di Piazza Venezia.
La mostra è parte di un progetto che comprende il catalogo e l’omonimo volume Roma silenziosa bellezza, editi da Rizzoli per conto di Webuild, che punta a promuovere un dibattito sui temi legati alla concezione di città vivibile, di urbanistica e di mobilità, sui possibili futuri paradigmi del vivere urbano, trasformando l’esperienza della pandemia in una occasione per ripensare gli ambienti urbani e le infrastrutture, partendo dai bisogni delle comunità in una nuova ottica di sostenibilità.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).