Con 32.000 km di strade e autostrade, più di 2mila gallerie e oltre 20mila ponti e viadotti, Anas fornisce un servizio fondamentale per la mobilità del Paese, servendo circa 3.500 comuni sui quasi 8.000 presenti sull’intero territorio nazionale. Circa 8 milioni di persone transitano ogni giorno sulla rete stradale in gestione mentre ogni anno vengono percorsi in totale sulle infrastrutture 91,5 miliardi di chilometri, di cui 84,1 miliardi da veicoli passeggeri e 7,3 miliardi da veicoli merci. Tra gli altri temi affrontati, l’Ad di Anas ha sottolineato l’impegno dell’azienda sul fronte della sicurezza stradale: “Vogliamo offrire agli utenti della strada un viaggio confortevole e sicuro. Soltanto con un attento presidio – ha sottolineato Isi – si possono ottenere risultati importanti per la sicurezza alla guida e la prevenzione degli incidenti. Su questo abbiamo delle chiare indicazioni dalla nostra Capogruppo FS. Il traguardo è lo sfidante obiettivo di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali per allineare l’Italia alle performance dei più avanzati paesi europei”.
Per conseguire questi risultati, Anas ha predisposto un piano strategico di iniziative nel medio periodo articolato su più fronti: monitoraggio delle infrastrutture, innovazione tecnologica e diffusione della cultura della sicurezza. Anas controlla le infrastrutture con l’installazione di sensori sulle opere d’arte e le ispezioni standard visive svolte da personale specializzato.
Grazie ai 275 milioni di euro finanziati dal “Fondo Complementare” connesso al PNRR Anas ha potuto avviare le 5 gare per il monitoraggio tramite sensori di mille ponti e viadotti lungo la rete, dedicate al Programma SHM (Structural Health Monitoring). E’ un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi e di monitoraggio dinamico delle infrastrutture, con tecnologie innovative. A questo programma va affiancata la campagna ispettiva dei tecnici Anas.
Un altro caposaldo del piano strategico riguarda la ricerca e sviluppo di tecnologie adottate per rafforzare la sicurezza stradale. Tra queste le nuove barriere spartitraffico progettate da Anas e le pavimentazioni stradali a elevate prestazioni. Non da ultimo le tecnologie di supporto alla guida, come il progetto Anas Smart Road, tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. Priorità, infine, a una forte azione di prevenzione, informazione ed educazione alla sicurezza stradale. L’impegno parte dal significativo dato che oltre il 93% degli incidenti deriva dal comportamento del guidatore. Così, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, negli ultimi anni Anas ha promosso campagne di informazione sulla necessità di una maggiore attenzione alla guida e al rispetto delle regole del Codice della Strada. Tra queste “Guida e Basta” dedicata ai rischi derivanti dalla distrazione, dall’abuso di alcol, dall’assunzione di sostanze stupefacenti, dalle cattive abitudini alla guida e dal mancato rispetto delle regole del codice della strada.
Numerosi, inoltre, i progetti educativi realizzati con il supporto di testimonial del mondo dello spettacolo e dello sport, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità con apposite campagne di sensibilizzazione.
– foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).