“Come ad ogni sessione, – scrivono – le/i rappresentanti delle ambasciate di alcuni paesi europei e l’avvocato dell’Unione europea erano venute/i per assistere, ma questa volta è stato impedito loro di entrare nell’aula e non hanno potuto assistere all’udienza. Tutti i tentativi del team legale di Patrick di far accedere ambasciatori e ambasciatrici all’aula sono stati respinti”. Inoltre, “il team legale di Patrick ha appreso che la corte ha deciso di rinnovare la sua detenzione di altri 45 giorni. Non sappiamo perchè la detenzione di Patrick sia stata rinnovata, e non sappiamo perchè ai/alle rappresentanti delle ambasciate sia stato impedito di assistere all’udienza. Come al solito, non siamo a conoscenza di nulla”.
Così “Patrick rimarrà in detenzione preventiva e compirà 30 anni in una cella tra due settimane, lontano dalle persone a lui care”. “Ma, nonostante tutto, continuiamo a sperare e ad augurarci che la situazione cambi e che da un momento all’altro riavremo Patrick tra noi”, concludono.
(ITALPRESS).