“I dati di riciclo 2021 sono molto incoraggianti, perchè ci incoraggiano a fare ancora meglio – ha commentato la direttrice generale del Cial Giuseppina Carnimeo -. Abbiamo raggiunto il 67,5% di riciclo degli imballaggi immessi al consumo, che significa aver già superato gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2030, che ricordiamo essere il 60%, e aver superato di dieci punti percentuali la media europea. Siamo un’eccellenza in Europa per quantità di alluminio riciclato prodotto, ed è un dato molto importante, perchè nel nostro Paese il 100% della produzione di alluminio si basa sul riciclo”.
Carnimeo rimarca l’importanza del dato “soprattutto in questo momento storico, perchè il riciclo dell’alluminio consente un risparmio energetico del 95% rispetto alla produzione di alluminio primario”. La direttrice generale sottolinea quindi i “vantaggi ambientali” del riciclo di alluminio “in questo momento storico di crisi energetica e di cambiamento climatico”.
Nel 2021 sono state riciclate 52.900 tonnellate di imballaggi in alluminio che hanno permesso di evitare emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 159mila tonnellate equivalenti petrolio.
Il Cial ha in particolare compiuto un’analisi sul riciclo della lattine in alluminio. “Abbiamo voluto monitorare, attraverso studi e analisi merceologiche, e abbiamo rendicontato che ben il 90,5% delle lattine immesse sul mercato sono avviate al riciclo – ha spiegato la direttrice generale -. Quindi nove lattine su dieci trovano nuova vita in un alluminio secondario e in tutte le applicazioni che può avere l’alluminio: nell’automotive, nelle case, nell’oggettistica. L’alluminio secondario è intorno a noi in ogni momento della nostra vita. Anche questo risultato ci pone fra le eccellenze in Europa e ne siamo molto orgogliosi”.
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(ITALPRESS).